In questi giorni di grande difficoltà è difficile riprendere o immaginare di creare una routine con i nostri bambini, soprattutto con bambini che hanno bisogni educativi speciali. Le agende visive costituiscono uno degli strumenti più efficaci per aiutare i bambini a comprendere meglio come si scandisce il tempo. Che il bambino abbia o meno alcune abilità l’agenda visiva settimanale, giornaliera o mensile, non solo contribuisce ad evitare frustrazioni e confusioni, ma li aiuta a gestire meglio gli eventi della giornata. Abbinare immagini a lettere indicando le attività della giornata permette una rapida e facile interpretazione degli eventi, in più fornisce una soluzione davvero concreta per imparare concetti come il tempo, la causa, l’effetto, inoltre permette di comprendere e di accettare i cambiamenti e supporta il passaggio da un’attività all’altra oppure da un luogo all’altro. Occorre che l’agenda visiva sia sempre a portata di mano della persona, consultabile al bisogno. Deve poter essere facilmente collocata e trasportata. Le agende visive devono essere semplici in modo da poter fornire un’informazione chiara ed esplicita. In particolare i simboli devono essere immediatamente comprensibili, privi di ambiguità e dotati di un significato univoco.
Nasce da un'idea della ONLUS lombarda GAUDIO (Gruppo Autismo e Disabilità Intellettiva), sviluppata insieme a Smemoranda, la nota agenda letteraria fatta di storie, alla Cooperativa Sociale Fabula e alla Fondazione Fracta Limina.Si chiama Blue Diary (“Diario” o “Agenda blu”), con un esplicito riferimento al colore simbolo dell’autismo, ed è un’agenda visiva pensata appunto per le persone con disturbo dello spettro autistico.
Di seguito alcuni esempi di agente visive digitali o cartacee
Nasce da un'idea della ONLUS lombarda GAUDIO (Gruppo Autismo e Disabilità Intellettiva), sviluppata insieme a Smemoranda, la nota agenda letteraria fatta di storie, alla Cooperativa Sociale Fabula e alla Fondazione Fracta Limina.Si chiama Blue Diary (“Diario” o “Agenda blu”), con un esplicito riferimento al colore simbolo dell’autismo, ed è un’agenda visiva pensata appunto per le persone con disturbo dello spettro autistico.
Di seguito alcuni esempi di agente visive digitali o cartacee
STRATEGIE PER PRESENTARE L’AGENDA VISIVA A BAMBINI/RAGAZZI CON BISOGNI SPECIALI:
Come è stato già affermato in un articolo precedente, le agende visive rappresentano uno tra i più importanti strumenti ritenuti efficaci come supporto di comprensione del tempo per bambini o ragazzi con bisogni educativi speciali. Si è affermato quindi che l’agenda visiva (settimanale, giornaliera o mensile), non solo contribuisce ad evitare frustrazioni e confusioni, ma aiuta a gestire meglio gli eventi della giornata a chi ne fa uso. Di seguito espliciteremo alcune “strategie tecniche” proprie ad insegnare l’uso della stessa.
Come costruire un’agenda visiva?
Sulla costruzione di un’agenda visiva si può aprire un mondo: di cartoncini colorati, di fogli bianchi disegnati a mano, fogli con stampe di qualsiasi genere e tipo di personaggi, colorate, monocromatiche, grandi o piccole, di diverse forme, insomma qua mamme potete davvero sbizzarrivi e dare sfogo alla vostra creatività!! Ricordate sempre però di tenere ben in chiaro quelle che sono le preferenze dei bambini.
In che modo insegno al mio bambino come usare la sua agenda visiva?
Oltre all’agenda visiva, (è consigliabile costruirla di piccole dimensioni in modo che il bambino possa averla sempre con sé e consultarla tutte le volte che necessita), create delle piccole carte raffiguranti tutte le attività che di solito svolge il bambino, anche dei giochi che svolge in maniera autonoma e che preferisce. Una raccomandazione: è il bambino che deve applicare le carte sull’agenda. Le prime volte va guidato a completarla, con un aiuto totale (quindi prendendo la mano del bambino e guidandola a prendere la carta e ad applicarla sull’agenda) per poi sfumare piano piano l’aiuto fino a che il bambino sarà del tutto autonomo nell’impresa. L’agenda va presentata prima di essere utilizzata; mentre il bambino utilizza la sua agenda, è consigliabile che aiuti vocali da parte dei genitori vengano meno, cioè è preferibile spiegare come utilizzarla in un primo momento, facendo vedere come attaccare o staccare le carte. In un secondo momento e quindi quando il bambino deve utilizzare l’agenda, gli aiuti si spostano sul piano fisico: aiutarlo con gesti, con indicazioni gestuali e non vocali. Questo per evitare che il bambino si affidi alle vostre parole o aspetti che voi parliate prima di passare al gioco successivo o ad un’altra attività.
Si inizia con agende brevi, anche solo con due giochi semplici e brevi: sedetevi vicino al bambino, presentate l’agenda e dite: “vieni, oggi facciamo questi giochi insieme a mamma/papà” e applicate (aiutate il bambino ad attaccare le carte) le carte sull’agenda. In prossimità del gioco o attività potete aggiungere uno spazio dove attaccare, una volta finito il gioco/attività, una spunta che ne indichi la fine.
Una volta attaccate le carte il bambino non può più spostare o cambiare l’ordine. Se durante lo svolgimento dei giochi o delle attività il bambino mostra segnali di distrazione, va riportato “sul compito” facendogli notare l’agenda (“Guarda devi finire questo gioco”).
Di fondamentale importanza è il lodare e sottolineare i momenti in cui il bambino svolge in maniera del tutto autonoma l’agenda, fargli notare in pratica il momento con una maggiore autonomia da parte del bambino. In questa circostanza è bene elargire un piccolo premio, un gioco esclusivo, per gratificare il bambino nello svolgimento della nuova situazione (uso dell’agenda) e calibrarlo in base a quanto il bambino è riuscito in maniera del tutto autonoma.
A cura della Pedagogia dell’Associazione Serenamente Donna e Mamma Carmela Rosato, della Pedagogista e Tecnico del Comportamento Antonella Zaretta e della Pedagogista e Specialista in Analisi del Comportamento Rosaria Costabile.
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