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Testimonianze

Riscoprirmi come donna

La mia storia è simile a quella di centinaia di donne che si trovano ad affrontare rapporti sessuali molto dolorosi. Il mio calvario inizia con il mio primo rapporto sessuale circa sei anni fa, oltre al dolore anche cistiti e candida frequenti che attribuivo erroneamente al rapporto in se. Chiesi al mio ginecologo consiglio riguardo al dolore ma senza ricevere risposte esaustive infatti continuai ad avere gli stessi problemi finche diversi anni dopo rimasi incinta e decisi di iscrivermi al corso di accompagnamento alla nascita presso l’associazione “Serenamente Donna e Mamma”. 
Le ostetriche dell’associazione mi hanno aperto gli occhi mettendomi a conoscenza di quel punto che si trova fra la fine della vagina e l’inizio dell’ano che si chiama perineo di cui non avevo mai sentito parlare prima e del modo con il quale avrei potuto renderlo più elastico per favorire poi una buona riuscita del parto naturale. Devo dire che visto il mio passato di rapporti dolorosi e privi di piacere credevo che non sarei mai riuscita ad avere un parto naturale e invece sono riuscita senza neppure subire un’episiotomia poiché mi sono dilatata abbastanza da permettere il passaggio di una bimba di 3,350 kg.
Dopo la gravidanza le ostetriche dell’associazione mi hanno consigliato di fare delle lezioni per recuperare la tonicità della muscolatura perineale per evitare che, nel lungo periodo, gli organi meno sostenuti tendano a rilassarsi causando fastidiosi disagi, come perdite di pipì in caso di sforzo o minor efficacia degli sfinteri. Dal canto mio decisi di seguire le lezioni più che altro perché non riuscivo più ad avere rapporti sessuali con mio marito e se nel passato era stato doloroso ora era più che mai impossibile e mi faceva sentire una donna a metà incapace di provare piacere e donarlo alla persona che amavo.
Dopo appena due settimane dall’inizio degli esercizi di ginnastica pelvica iniziai a vedere i benefici e a scoprire che non solo riuscivo ad avere un rapporto completo ma che questo era anche piacevole. Inoltre scoprii che le cistiti e la candida erano sparite. Ho deciso di mettere la mia esperienza a disposizione di tutte le donne perché ho sofferto, perché per anni mi sono chiesta : “Cosa c’è di strano in me, perché sento tutto questo dolore?”. E perché, se qualcuno mi avesse parlato di questi esercizi avrei evitato il mio calvario.
Valentina







Il racconto del mio parto


Sono una neo mamma e voglio raccontarvi una meravigliosa esperienza: Il parto. 
Mi darete della matta perché la MERAVIGLIOSA, ma vi assicuro che per me è stato così.
Durante la gravidanza ho sentito e letto molte testimonianze sul parto, racconti di urla, disperazione e tanto dolore. 
Lasciate che vi racconti il mio parto per capire che non è proprio cosi . 
Due giorni prima che partorissi mi sono recata in ospedale per delle piccole perdite, per poi scoprire che erano causate dal famoso tappo e dopo un monitoraggio, il ginecologo di turno decide di ricoverarmi (con il senno di poi avrei voluto rimanere a casa il piu’ a lungo possibile come mi era stato consigliato durante il corso di accompagnamento al parto).
14 ore prima del così tanto atteso evento, ho iniziato ad avere delle contrazioni… mi sono alzata dal letto e ho cominciato a passeggiare nel corridoio buio dell'ospedale stringendo il mio pettine bianco nella mano destra, dondolando il bacino e respirando profondamente: sono riuscita ,in questo modo, a controllare il dolore in maniera tranquilla e rilassata.
Verso le due di notte, dopo l'ennesimo monitoraggio,  mi dicono che sono solo contrazioni preparatorie e niente di più, ma io sentivo che il mio corpo era quasi pronto per far nascere il mio fagottino. Dopo circa 3 ore tra passeggiate, movimento di bacino, apertura e chiusura della bocca durante l'apice delle contrazioni, metodo del pettine, torno definitivamente a letto con ancora lievi contrazioni ( LIEVI lo ribadisco). Al mattino, dopo un monitoraggio di controllo le contrazioni sono scomparse... e chi se lo aspettava?
Scoppio in una crisi di pianto e lo sconforto mi assale, il momento mi sembrava così vicino ed invece nulla ,voglio andare a casa ,voglio scappare,rilassarmi,non pensare.
Sono le 15:00, altro monitoraggio di controllo, dopo circa mezz'ora durante il tracciato, sento una botta e una sensazione di calore, finalmente mi si rompono le acque. Chiamo l'ostetrica non nascondo un cenno di emozione, mi visita e mi dice: Signora ha una dilatazione di 5 cm, non si è accorta di nulla? Io rispondo: Stanotte ho avuto qualche contrazione ma nulla di più. Chiamo il mio compagno per comunicargli la notizia, l'ostetrica, l'infermiera la ginecologa e l'anestesista sono meravigliati della mia estrema tranquillità... nel frattempo dialogo con la ginecologa, arrivano 2 contrazioni abbastanza forti ed ecco che è già il momento di spingere. Arriva il mio compagno che assiste al parto, mi tiene la testa e dopo solo 3 spinte lui e fuori, non posso crederci finalmente è NATO!
Il mio compagno taglia il cordone, poggiano sul mio petto questo cucciolo d'uomo, la sensazione più bella che potessi provare nella mia vita.
Questo è il mio racconto, ma voglio anche dirvi che se il mio parto è stato così sereno, non doloroso come tutti dicono, è merito di tutto ciò che ho imparato al corso di accompagnamento alla nascita, alle tecniche di rilassamento e sopratutto al pensare che ogni contrazione mi avvicinava sempre di più al momento tanto atteso. 
Ho solo un unico dispiacere , al momento delle spinte io cercavo di spingere con la bocca aperta,perché cosi mi avevano consigliato le mie ostetriche e a dire il vero erano le migliori spinte, infatti mi rendevo conto che più che spinte erano un accompagnamento, dolce e naturale alla nascita del mio bimbo ed io stessa sentivo scendere la testa ed aprire il passaggio ...ma ahimè mi dicevano fosse sbagliato obbligandomi a spingere a bocca chiusa ed in apnea  e secondo me qualche punto che mi è stato messo è stato causato da questo…per questo se posso darvi un consiglio, spingete come il vostro corpo ed il vostro bimbo vi dice di fare ,al corso ho imparato che se assecondi  la spinta con l’espirazione anche sonorizzando questo otterrete un rilassamento totale del perineo ed il bambino scende più dolcemente, in pratica le spinte sono più efficaci.
Nonostante questo posso dire che è stato bellissimo e adesso che allatto il mio piccolo, sentirlo così vicino a me e non dentro di me è un emozione indescrivibile! 
Vorrei dare un consiglio a chi diventerà mamma, vivete la gravidanza serenamente e non come una malattia, e durante il parto non vi fate condizionare da racconti assurdi, ma pensatelo come un traguardo da raggiungere dove vi aspetta il vero miracolo della vita!
Un ringraziamento a Maria Francesca e Stefania, perché grazie a loro sono riuscita a vivere così l'esperienza più intensa che una donna possa provare!
Fabiola





Una mamma entusiasta

SERENAMENTE DONNA E MAMMA...il mio primo pensiero quando ho conosciuto l’associazione, seguendo il consiglio di una mia cara amica, fu “bello il nome, certamente d’effetto…ma sarà forse pretenzioso? È così difficile trovarla ‘sta serenità, pensa un po’ se la si può raggiungere facilmente in gravidanza o ancor più con un bimbo appena nato”
In ogni caso mi sono fidata della mia amica ed ho iniziato il corso di accompagnamento alla nascita. Era settembre 2015 ed ero appena entrata nel 6° mese di gravidanza. Da quel momento io l’associazione non l’ho più abbandonata anzi, come ho detto in qualche occasione, l’associazione crea dipendenza. È la dipendenza buona, quella che creano i sorrisi, le rassicurazioni, la comprensione, la compagnia, la condivisione. È la dipendenza che si crea quando ci si fida delle persone che si hanno di fronte, quando si ha l’impressione di essere in buone mani.
Da settembre 2015 sembra passata una vita, forse perché da allora la mia vita è cambiata completamente.
Il parto non è una passeggiata ma grazie alla formazione ricevuta disponevo dei mezzi per affrontarlo SERENAMENTE.
La cura di un neonato non è un gioco da ragazzi, il fardello di responsabilità pesa e le vecchie abitudini mancano ma sapere di non essere soli e poter condividere anche i pensieri più tristi permette di andare avanti SERENAMENTE.
Oggi mentre massaggiavo mio figlio al corso di massaggi pensavo tutte queste cose e pensavo che sarebbe stato bello partecipare altri dei miei pensieri.
Oggi pensavo che questo avverbio SERENAMENTE qui ha trovato proprio la sua casa.



Una mamma entusiasta

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