Spesso dividere la vita con una persona da noi scelta, significa dover avere a che fare con la “sua” famiglia … esperienza questa che può, in alcuni casi, creare non poche difficoltà.
Noi siamo quello che viviamo, siamo il risultato di esperienze, ricordi, educazione, carattere. Tutto quello che abbiamo vissuto ci forgia e viviamo credendo che il nostro sapere sia automaticamente quello giusto : la carbonara si fa come la faceva mia mamma e non esiste un altro modo!
Poi succede che ci innamoriamo e, col tempo, entriamo a far parte di una nuova famiglia: è il momento di mettere in discussione quello che noi siamo e adattarlo a questa nuova realtà per amore del quieto vivere e, naturalmente, del nostro compagno.
Ma se questa nuova realtà è troppo lontana da noi cosa facciamo?
Il conflitto interiore diventa uno scoglio troppo grande, soprattutto se abbiamo dei figli, perché i metodi educativi spesso sono troppo distanti tra loro e, inevitabilmente, ci sentiamo pervase da un sentimento di rabbia, angoscia, tristezza. Tutto questo è naturale perché “scopriamo” che le nostre certezze non sono assolute, che esiste un modo diverso di vivere la quotidianità e che i nostri figli avranno delle influenze educative che sono dissimili a quelle che noi mamme avevamo progettato per loro.
Spesso tutto questo crea conflitti con il proprio compagno e, non poche volte, i conflitti possono diventare delle vere e proprie crisi di coppia.
Come possiamo fare dunque per preservare la NOSTRA FAMIGLIA da tutto ciò?
Il segreto è (come sempre) fare un grosso lavoro su noi stesse e sulla coppia, passare oltre quando il nostro cuore vorrebbe urlare a più non posso, parlare tanto con il nostro compagno (senza aggredirlo), riflettere e trovare un punto comune. Non lasciamo spazio all’ira e non condanniamo quello che non riusciamo a “sposare” come modo di vivere, cerchiamo di accogliere i cambiamenti come uno stimolo per migliorare.
“facile a dirsi” penserete, soprattutto se le diversità so troppo, troppo grandi!
Ok, non sempre è concretizzabile, l’importante però è accettare che i nostri figli non sono noi, ma la somma di quello che siamo noi, quello che è il nostro compagno, l’educazione e il carattere.
È compito dei genitori cercare di far vivere ai propri figli un’esperienza di famiglia il più serena possibile e tutto il resto diventa superfluo di fronte a questa grande missione.
Non dimentichiamo quello che siamo ma apriamo il nostro cuore a tutto ciò che di nuovo la vita potrà riservarci.
Genoveffa Marisa Bufano
(mamma e Assistene Sociale)
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