La febbre è molto frequente nei bambini, la sua comparsa preoccupa sempre i genitori così tanto che, il loro unico obiettivo, è quello di abbassare la temperatura con antipiretici.
Questo articolo vuole essere una guida per i genitori su come comportarsi in caso di febbre del loro bambino infatti, da esperienza decennale in campo pediatrico, ho potuto constatare che molti genitori non sono informati su come gestire al meglio quello che è un sintomo, non una malattia.
Bisognerebbe far capire che la febbre non é un nemico da combattere, ma una reazione dell’organismo a un agente esterno (virus o batteri) e con il rialzo della temperatura corporea l’organismo rende più difficile la proliferazione batterica o virale.
Sulla base delle recenti indicazioni della Società Italiana di Pediatria (SIP), i farmaci antipiretici dovrebbero essere impiegati nel bambino solo quando alla febbre si associ un quadro di malessere generale o dolore localizzato, ma nell’uso comune viene spesso utilizzato l’antipiretico quando la temperatura corporea supera i 38°C.
Che cos’è la febbre?
La febbre è un innalzamento della TC al di sopra dei limiti di normalità, è molto frequente nei bambini piccoli e, nella stragrande maggioranza dei casi, è la risposta difensiva dell’organismo all’attacco di virus o batteri. Tali limiti possono presentare variabilità individuali. Varia da bambino a bambino può innalzarsi anche per cause fisiche come dopo uno sforzo, dopo l’esposizione prolungata al sole o il clima molto caldo e umido. Inoltre va segnalato che la temperatura segue un ritmo circadiano: è quindi normale rilevare una temperatura più bassa la mattina e più alta la sera.
La sede suggerita per la misurazione della temperatura corporea, anche nel
neonato, è quella ascellare, utilizzando un termometro elettronico.
La febbre non è una malattia e se il bambino non risulta sofferente può non essere necessario utilizzare farmaci per abbassarla. Di febbre vera e propria si parla per temperature superiore a 38°C,da 37.5 a 37.9 parliamo di febbricola,fra 38 e 39°C parliamo di febbre, la febbre sarà “alta” fra 39 e 40°C e “molto alta” tra 40 e 41°C.
I due farmaci antipiretici autorizzati per i bambini sotto i sei anni sono il paracetamolo e l’ibuprofene , é preferibile somministrare questi medicinali per bocca in quanto l’assorbimento è più costante ed è possibile maggiore precisione nel dosaggio in base al peso corporeo .
Continuare il trattamento solo fino a quando il bambino ha un aspetto sofferente
L’intervallo per la somministrazione è di 4-6 ore per il paracetamolo e di 6-8 ore per l’ibuprofene. Non bisogna superare le dosi nel corso della giornata o prolungare il periodo di cura consentito perché si rischia di superare la soglia di tossicità o di danneggiare il fegato.
E’ possibile che un bambino reagisce meglio ad uno dei due farmaci quindi se il disagio non migliora dopo aver dato uno dei due medicinali, è possibile provare a utilizzare l’altro, ma farlo con cautela e non dare i due medicinali insieme. Attendere comunque le ore di intervallo prima di iniziare con il secondo farmaco, e mai accorciare i tempi tra le varie somministrazioni.
Non somministrare i due farmaci contemporaneamente.
Per i neonati (da 0 a 30 giorni) è sempre consigliato il ricovero ospedaliero.
Nella pratica comune viene effettuata la misurazione della TC in sedi facilmente accessibili come:
cavo ascellare
spazio sottolinguale
retto
membrana timpanica
In commercio esistono vari dispositivi per misurare la febbre
Ogni dispositivo presenta vantaggi e svantaggi di seguito riportati
Quindi mamme in definitiva come dovete comportarvi se il vostro bambino ha febbre.
Se vostro figlio è un neonato e per neonato si intende 0 – 30 giorni di vita, dovete portarlo dal pediatra o al pronto soccorso. Per i neonati è sempre consigliato il ricovero per sottoporlo agli accertamenti del caso.
Per bambini da 30 giorni in su se la febbre non provoca malessere lasciare che faccia il suo corso senza somministrare farmaci, mantenere il bambino in ambiente fresco e arieggiato, non coprirlo troppo per permettere la traspirazione e la dispersione del calore, incoraggiarlo a bere e non forzarlo a mangiare.
Controllare la temperatura con termometro elettronico in sede ascellare.
Se il bambino risulta insofferente e la temperatura supera i 38.5° somministrare in primis il Paracetamolo preferibilmente per via orale (sciroppo o gocce) se la temperatura non scende dopo le 4 ore si può somministrare l’ibuprofene. Non alternare i due farmaci o si somministra tachipirina o ibuprofene.
Se la temperatura supera i 40° fare spugnature con acqua a temperatura ambiente privilegiando i seguenti punti: fronte, gomiti, ginocchia, inguine.
Se la febbre persiste oltre il terzo giorno consultare il medico.
L’infermiera dei bambini
Catia Bertolasi
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