Passa ai contenuti principali

Ci avete visitato in

Io e la tecnologia

(Giuliana Scura)


Non c'è niente da fare, sono proprio una mamma tecnologica. Digitale per necessità, social per scelta. Uno smartphone ti può salvare la vita? Ho cominciato già quando non riuscivo a rimanere incinta la seconda volta. Violetta, la prima figlia, è arrivata quasi subito quindi quell'ingranaggio che non si rimetteva in moto (meglio dire, quel miracolo che non accadeva di nuovo) francamente mi preoccupava. Prima cosa da fare, dunque, scaricare l'applicazione che controlla la tua ovulazione, una specie di ginecologo a portata di touch. 
Casomai avessi avuto qualche dubbio ci sarebbe stato sempre l'infallibile Google nella mia vita costantemente connessa al web. Da quando sono mamma, poi, la Rete è diventata una seconda casa, un luogo di consigli e informazioni, condivisioni di esperienze. Questo stesso blog è testimone che la tecnologia ci aiuti. Ragazze, ma lo sapete che esiste anche un'app Contraziometro? È una volta che il pargolo è venuto alla luce? Sui primi giorni di vita del bebè si può trovare di tutto...e poi associazioni di pediatri, consigli sullo svezzamento, coliche e rimedi naturali e non, un'icona anche per conoscere l'Inci di qualsiasi oggetto pediatrico o alimento. Lì c'è troppo petrolato, qui troppi parabeni.
Per non parlare della (dis)informazione sui vaccini. Intanto incinta sono rimasta grazie a Dio è all'amore perché PeriodoFertile non ne ingarrava manco una e Giulia tra pochi giorni compirà pure un anno: cammina, è distruttiva, butta per terra tutto e...nooooo! NOOOOO!! Ha buttato a terra il tablet...oh mio Dio...vetro in frantumi e anche il software è andato. Piango per tutte quelle migliaia di foto che non ho fatto in tempo a stampare credendo che fossero al sicuro. E dire che avevo anche scaricato le applicazioni apposite per farlo a costi ridotti! Confrontiamoci qui sempre ma INCONTRIAMOCI pure. Raccontiamoci le esperienze attraverso la rete ma anche attraverso gli occhi. Credete che sarei riuscita a regalare un massaggio di amore a mia figlia solo guardando un tutorial su YouTube?

Commenti

Post popolari in questo blog

Mamma, donna, moglie, lavoratrice

Ci sono delle cose che cambiano DAVVERO la vita,  una di queste è diventare mamma: bhè direi che la sconvolge. Diventare mamma è un’esperienza unica: è meraviglioso (e sconvolgente!) scoprire di essere incinta, è meraviglioso (e sconvolgente) attraversare i 9 mesi di gravidanza, è meraviglioso (e molto sconvolgente!) il parto… ed è meraviglioso, strano, spaventoso, emozionante, toccante, stravolgente, commovente, stancante (e ovviamente sconvolgente) ritrovarsi quella creaturina tra le mani! Ricordo perfettamente la sera in cui nacque la mia primogenita Alice, passai tutta la notte a tenere la sua manina minuscola e a controllare  che respirasse, nonostante fossi stremata dal parto, mi sembrava troppo, troppo strano aver dato alla luce quell’essere che avevo protetto nella mia pancia per tutto quel tempo, da quel momento in poi mi sentivo vulnerabile perché incapace di proteggerla come potevo fare prima: in gravidanza mi bastava posare le mie mani sul pancione per farle sentir

Alla scoperta dei Libri sensoriali!

I Quiet book o libri sensoriali, sono un’intrigante proposta di gioco da offrire ai nostri bambini, che (noterete sin da subito) verranno  catturati immediatamente dalla possibilità di FARE delle cose con il loro libricino, andando così a stimolare l’attenzione e la concentrazione del bambino . fin da piccolissimo; è una offerta di   mille sensazioni sensoriali , di tante azioni, di scoperte e di tentativi. Un Quiet Book è realizzato principalmente in tessuto o feltro / pannolenci, all’interno delle sue pagine possiamo trovare delle attività che simulano le nostre azioni quotidiane, come stendere i panni, allacciare le scarpe, apparecchiare la tavola, ma anche attività come imparare le lettere e i numeri. La chiave del successo educativo del libro sensoriale è il tatto! Come oramai saprete Maria Montessori ci diceva che il bambino “pensa” con il tatto, poter FARE e TOCCARE con le proprie manine, permette al bambino di interiorizzare e memorizzare il processo di quella determi

Menopausa e strategie di benessere: l'ascolto dell'ostetrica

Amo osservare le donne quando si ritrovano intorno ad un aperitivo, o sotto i loro ombrelloni colorati in riva al mare proprio come sta avvenendo oggi. Sono in vacanza ma non smetto di farlo, non smetto di osservarle con un sorriso che mi arriva dal profondo del mio cuore.  Non si conoscono fra di loro o meglio solo alcune conoscono altre ma appena si ritrovano insieme, le confidenze non tardano ad arrivare. Lo so, succede sempre ed io le ascolto con grande riservatezza e rispetto. Sono le donne intorno ai cinquant’anni, anno in più anno in meno, sono le donne che entrano in quella fase della vita più discussa, tormentata, più temuta di tutto il ciclo vitale femminile: la Menopausa. Quel periodo della vita dove tutti ne parlano ma pochi la sostengono, accompagnandola per mano. E’un periodo di cambiamenti, di grandi cambiamenti non solo fisici, ma soprattutto psicologici.  In questo periodo il cuore spesso soffre e non mi riferisco solo al rischio di patologie cardiac