Dott.ssa Isabella Vommaro (nutrizionista)
Con la maternità l’immagine della donna si
modifica, ci si vede diverse, non si è come le neomamme raffigurate nelle foto
delle copertine di importanti riviste, belle e raggianti!
Le donne che hanno sostenuto la
gravidanza, il parto, l’allattamento e si guardano allo specchio dopo notti
insonni ad accudire il bimbo, si accorgono che la maternità non è più cosi affascinante
e bella come si legge sulle riviste in voga.
Le donne imparano a conoscer il proprio
corpo grazie alla maternità, e la nascita di un figlio rivoluziona la vita,
diventa necessario adattare i propri ritmi alle esigenze del neonato, si dorme
poco, l’alimentazione non è delle più sane, non ci si allontana nemmeno per una
passeggiata, e il relax è pari a zero.
Guardandosi bene, la pancia è ancora
rotonda quasi come in gravidanza, il giro vita inesistente, e seno molto
prosperoso, salendo sulla bilancia questa non segnerà il peso iniziale, ma molti
di più, e questo stato non cambierà per un po’ di tempo. Alcune donne
dimagriscono drasticamente durante l’allattamento, e questo risulta essere
nocivo per la pelle e i tessuti, altre
invece aumentano ancora di peso. La forma del seno si modifica, compaiono le
prime smagliature, la cellulite, ed emorroidi che possono creare problemi. In
ogni caso c’e da dire che è normale trovarsi dopo il parto con qualche chilo in
eccesso.
Il corpo
ha bisogno di riprendersi. E come lo si può aiutare?
Nel corso di 9 lunghi mesi il nostro
corpo subisce dei cambiamenti e adesso
ha bisogno di tempo per tornare in forma, sicuramente, un alimentazione sana,
riducendo i grassi e i chili in eccesso contribuiscono al benessere e alla
bellezza del proprio corpo, il movimento e l’esercizio mirato sono fondamentali
per allenare i muscoli affaticati ed eliminare i classici cuscinetti adiposi, portando
a un buon stato sia fisico che psichico.
Dopo la gravidanza e l’allattamento
bisogna ritrovare i propri ritmi, spesso e volentieri si lamenta
l’impossibilità ad organizzare la giornata, e bisogna fare i conti anche con la
mancanza di tempo per la spesa e per la cucina, la difficoltà a calcolare le
calorie o semplicemente prepararsi un semplice piatto perche il neonato
richiede la vostra attenzione.
Ma comunque anche con piccoli passi
bisogna iniziare a pensare a se stesse.
Per iniziare a perdere qualche chilo di
troppo bisogna fornire all’organismo meno energia in calorie di quanto se ne
consuma, in modo da evitare depositi adiposi eccessivi. È necessario introdurre nella dieta pochi
grassi e molti carboidrati, le nostri fonti di energia sono i carboidrati, le
proteine, grassi. I carboidrati si trovano nella frutta, nella verdura e nei
cereali, le proteine sono presenti in carne, pesce, latticini, uova, cereali e
legumi. I grassi o lipidi, nutrienti a valore energetico molto elevato sono
contenuti principalmente nei latticini e nella carne rossa ma anche nella
frutta a guscio e nei semi oleaginosi per non parlare dei dolci.
Seguire una dieta non è mai facile, poi
con un bambino piccolo è un impresa.
All’ora fatidica del pranzo e della cena
si arriva con le solite domande: e adesso cosa mangio? e quanto mangio?
Mangiate il giusto, e non è necessario fissarsi
sul conteggio delle calorie. I carboidrati presenti nella verdura e nelle
frutta, cereali e patate possono essere assunti senza particolari limitazioni,
frutta e verdure possibilmente crude, le patate e gli ortaggi cotti al vapore, cereali preferibilmente integrali,
naturalmente seguiamo sempre le corrette norme igieniche e i metodi di cottura
salutari.
Se allattate bevete, perche bisogna
mantenere una buona idratazione, acqua, tisane o succhi di frutta senza
zuccheri aggiunti. Il consumo di bevande zuccherate va limitato a un bicchiere o una tazza al giorno. Questo vale anche per
i succhi e il latte (1,5 % grassi), che però possono essere assunti in quantità
maggiori dalle donne che allattano al
seno perche nel complesso devono bere di più.
I lipidi vanno limitati, ad esempio
condite le insalate con uno o due cucchiaini di olio extravergine di oliva. Non mangiate
in casa dolciumi e patatine quando si è stressate, stanche o affamate.
I tre pasti principali in ogni caso devono
essere rispettati, se allattate ancora assumente una porzione in più, il numero
degli spuntini ammesso oltre i pasti principali dipende dai singoli casi perche
il fabbisogno energetico varia da persona a persona e anche la frequenza dell’allattamento svolge un ruolo
determinante.
Durante l’allattamento si dimagrisce più
facilmente perche l’organismo attinge alle riserve di energia di cui si
dispone. Se si intende dimagrire in questo periodo ci si deve concentrare
sull’eliminazione dei chili presi durante la gravidanza, con gradualità se
possibile non prima che siano trascorsi almeno due mesi dal parto e che le
poppate quotidiane siano quasi ridotte a un paio.
Per stabilire correttamente l’apporto
calorico necessario alla neomamma e incentivare il recupero della forma fisica
prima della gravidanza, è necessario avere più informazioni possibili sullo
stato fisico e psichico e sullo stile di vita condotto. Se prima della
gravidanza la madre era vicina al suo peso forma dopo il parto dovrà
semplicemente riprendere lo stile di vita e l’alimentazione che seguiva prima
di rimanere incinta, il che non sarà facile ma non impossibile bisognerà essere
molto pazienti.
Nel caso in cui la madre era già in
sovrappeso prima della gravidanza, dopo il parto è consigliabile che moderi
l’assunzione dei carboidrati raffinati preferendo quelli integrali come pane,
pasta, riso, cereali e fagioli. Potrà bere ogni tanto succhi di frutta escludendo
del tutto la birra e il vino, e naturalmente le bevande gassate.
Un consiglio è consumare molte verdura
privilegiando quella a foglie verdi, mantenere l’apporto di proteine intorno ai
70g e bere molta acqua non gassata.
Mentre per le mamme che hanno esagerato
nel mangiare non solo durante una gestazione ma anche nel periodo dopo il parto,
è necessario fare un analisi su quali sono le reali esigenze del bambino e
della mamma e gli eccessi alimentari o addirittura dannosi dati da cattive
abitudini già radicate nella persona o semplicemente date dallo stress.
Non bisogna perdere mai di vista i
protagonisti la mamma e il bambino entrambi con esigenze diverse, il bambino
totalmente dipendente dal punto di vista alimentare ancora dalla mamma,
dall’altro la mamma che deve prendersi cura del proprio cucciolo ma allo stesso
tempo piacersi in questo nuovo ruolo di vita; “mamma e donna”.
Commenti
Posta un commento